giovedì 10 settembre 2009

La verità

La verità ti renderà libero. Ma prima ti farà incazzare..

domenica 6 settembre 2009

Riflessioni sul futuro

So bene cosa significa essere freschi, alla prima esperienza lavorativa. Pensi solo alla giornata, a divertirti e fare quello che ti piace. Hai ancora addosso la spensieratezza dell'adolescenza. Ma dopo un po' di casini, postumi da relazioni finite, calamità naturali e qualche primo acciacco (l'hanno scorso sono rimasto bloccato con la schiena per 3 mesi e dovevo comunque lavorare), cominci a pensare in maniera un po' diversa, non più alla giornata.
La salute non è più una cosa che dai per scontata, e pensi che possono arrivare dei momenti nella vita in cui hai bisogno di poter contare su persone e cose, e non stare lontano da tutti in un paese straniero.
Mi rendo conto che 800 euro è uno stipendio fantastico a Phuket. Ma l'esperienza di vita che ho fatto mi porta a fare riflessioni di una portata più ampia e vedere la faccenda da punti di vista completamente diversi.
Innanzitutto, quando si tratta di lavorare mettendo da parte qualcosina mese per mese, allora mi viene in mente quello che fanno più o meno tutti i lavoratori che vanno all'estero: andare in un posto dove il costo della vita è più alto rispetto al paese di origine, così quel poco che si riesce a mettere da parte da un salario alto, diventa abbastanza per farci qualcosa una volta tornati a casa, nel paese di origine. E' per questo che i thailandesi vengono a lavorare in italia. Ed è per questo che gli italiani si spostano invece verso nord europa e stati uniti.
Per un lavoratore, lavorare in un paese dove il costo della vita è invece più basso (soprattutto se molto più basso) significa inevitabilmente legarsi a quel paese, perchè con quei soldi non puoi farci niente nel tuo. Cosa che può andar bene nel tempo in cui si è spensierati e non si pensa al futuro. O va bene in quei casi in cui si realizza di desiderare di vivere per sempre lì.
Quel lavoratore che lavorando tanti anni in Thailandia con un lauto stipendio riesce a mettere da parte 30000 euro, potrà forse comprarci una casa in Thailandia, ma in Italia non ci fa nulla. Una casa in Thailandia poi sarebbe solo per viverci. Non potresti affittarla e usarla come rendita per camparti in italia.
Il discorso si capovolge nel caso dell'imprenditore. Per un imprenditore infatti può essere conveniente sviluppare la propria attività in un paese dal costo della vita più basso, perchè di riflesso i margini di guadagno saranno più alti. E una volta tornato in italia potrà godersi i frutti del suo business. Anche perchè, diciamo che con 400mila euro per progetto, in Italia potresti avere seri problemi già solo per far partire l'attività. Quindi un posto come la Thailandia spesso diventa una scelta obbligata per molti. Anche se poi thailandesi, indiani etc, si sa, si rivelano essere pessimi collaboratori per progetti di quel tipo e ci si trova a dover selezionare (e convincere) persone di profilo europeo (vero?).
Tornando al punto di vista del lavoratore, quale potrei essere io in Thailandia, sicuramente il caldo umido e le zanzare mi darebbero alquanto fastidio, già lo so perchè lo sto sperimentando da 10 anni qui a Roma. Probabilmente non avrei problemi col cibo esotico thai fintantochè si tratta di verdure e carni e non insetti, anche piccanti ma il tutto preferibilmente non fritto. Probabilmente me la spasserei anch'io per i locali di Phuket spendendo il mio lauto stipendio di 800-1000 euro. Forse mi innamorerei di una ragazza del bar e decido di farci famiglia e restare a Phuket (sono quel tipo di scemo da fare quelle cose lì). Oppure semplicemente potrei farmi questi 1-2 anni di esperienza su DS e GBA per poi tornare in Italia e ricominciare più o meno dallo stesso punto dove avevo lasciato.
Non so, diciamo che in questo momento, soprattutto con questo mutuo sulle spalle mi viene difficile pensarci. Ma non sono così lontano dalla prospettiva di volermi avventurare in una cosa del genere, da lavoratore, ma ancor di più da imprenditore.
Forse tra qualche tempo vorrò convertire la mia casa in una rendita affittandola, magari dopo averne estinto il mutuo. E con quella rendita potrei andare a vivere da nababbo in Thailandia senza pensare a cosa farò nel futuro, magari avviando un mio progetto senza dovermi preoccupare di budget e ricavi immediati.
Per adesso invece sono alquanto perplesso e mi sembra più razionale la scelta di restare e lavorare per qualche generoso cliente qui, che mi paga anche il triplo per fare delle cose tutto sommato passabili..