giovedì 24 luglio 2008

Amore

quando nonostante tutto senti ancora il bisogno di avere quella persona vicino

martedì 22 luglio 2008

Piccolo

O piccola.. Chi può saperlo? Di te si sa solo che la tua mamma non ti ha voluto. Che tuo padre non ha avuto il polso della situazione. E tu sei lì, da sempre, sul filo dell'acqua delle fontane, l'acqua che si allontana dai flutti e raggiunge la calma. Ci vediamo lì piccolo mio.

lunedì 21 luglio 2008

La porta

E' aperta davanti a te e me, una porta verso una dimensione parallela. Quella in cui ci si accompagna fino ad una stessa dimora. Si cucina, si mangia, si parla, si ride, si vede la tv insieme. Si dorme e si passa una notte altrimenti impossibile, se non attraverso questa porta.

giovedì 17 luglio 2008

Soli

All'inizio ci pensavo, mi soffermavo, forse chiedevo se avevo da chiedere.. Ma più tempo passo in questa città e più il tempo che mi soffermo su un volto si riduce.
Ogni giorno incontro migliaia di volti. Ma ormai la quasi totalità neanche li noto. E queste persone non notano me. Se per sbaglio incrocio lo sguardo di qualcuno, forse un secondo e poi distolgo, come fosse una seccatura. Per me, per loro, boh.. Si fa così. In città anche in mezzo alla folla si è soli.

martedì 15 luglio 2008

Buon compleanno

Spero che non mi penserai, che nemmeno ci farai caso che non ti ho chiamato oggi. E sono quasi sicuro che sarà così. Ma se invece non sarà così, allora fai una riflessione fatta bene. Chiediti perchè non ti ho chiamato.

lunedì 14 luglio 2008

Quand'ero piccolo

Quand'ero piccolo mio padre mi portava in campagna per aiutarlo. Per lui era una cosa scontata. Come un tributo naturale che i figli devono, per aver ricevuto in dono quella metà di patrimonio genetico forse.
Spesso mi assegnava un lavoro e poi andava via a fare altro. Quindi rimanevo da solo, coi miei pensieri e la voglia di fare tutt'altro. Contavo le ore, i minuti. Il sole non si muoveva. Picchiava. Mi annoiavo a morte.
Ogni volta era un'occasione per rimproverare me stesso. Perchè quand'ero finalmente libero non riuscivo mai ad approfittare di quel tempo per realizzare quello che desideravo? Perchè non riuscivo a concentrarmi, a organizzarmi? Ma soprattutto.. perchè non ci riesco neanche adesso?

sabato 12 luglio 2008

Ancora

Solo. Ancora una notte solo

giovedì 10 luglio 2008

Giorni

Penso a quanti giorni senza significato sono stati vissuti su questa terra, quanti amori mancati. Se mai Lei mi potrà parlare un giorno, sicuramente mi chiederà dove sono stato e cosa ho fatto tutto questo tempo. Con chi o cosa mi sono intrattenuto.. Le risponderò che l'ho amata, sempre, ogni mattina, ogni sera. Solo che Lei non c'era e io non potevo sapere dove fosse. Perciò i miei giorni sono passati, uno dopo l'altro, fino all'ultimo.

mercoledì 9 luglio 2008

Un principio

A volte è così difficile mantenere un principio. E' come quando cammini per strada e ti tieni in mano una pallina di carta aspettando il prossimo cassonetto. Con pazienza e rispetto la porti con te. Ma sul ciglio della tua strada i rifiuti abbandonati di ogni genere scalano man mano la vetta dello sdegno.
Ed è la stessa cosa nei rapporti umani. Al lavoro come fuori dal lavoro, con gli amici, in amore. E' sempre una lotta, faticosa a volte, per tenerti saldo a un maledetto principio, quando niente attorno a te è sicuro. Tutto fluttua, tutto è relativo. Eccolo, un minuscolo, apparentemente insignificante salvagente in mezzo al mare delle incertezze. Un principio.

martedì 8 luglio 2008

Randagio

Tanta fatica per costruire qualcosa di mio, di riservarmi uno spazio, un rifugio.. Ma alla fine rimane sempre questo senso di non appartenenza. E non importa se la sera torno a casa mia. Mi sento comunque un randagio

mercoledì 2 luglio 2008

Ti ricordi quei giorni quando ti fissavo?

Che fastidio che ti dava. E quando dormivi, non lo puoi sapere, ti osservavo per ore. Lasciavo il tuo respiro riempire i miei polmoni e i miei silenzi. Suonava per me come la più bella delle melodie possibili.
Vedi, il paradiso si era aperto così, all'improvviso, proprio davanti ai miei occhi. Attraverso quello specchio d'armadio, su quelle strade fangose della tua città, quando ci tenevamo per mano in quel modo buffo, quando la notte disegnavamo sul letto i nostri sogni. Il paradiso era lì. E poi, qualche tempo dopo, non so come, è andato via.
Ho rivissuto tutto, ancora una volta. Ma è chiaro che ciò che è stato non può tornare. E solo un dio potrebbe sapere in questo momento quanto vorrei tornare a quella notte a sciogliere treccine e guardare cartoni in inglese con te, a quella e a tutte le altre in cui eravamo un po' insieme.
Quelle notti sono finite. Il mio cuore adesso è libero, non si lamenta più. O forse è morto, non so..

La mia solitudine

E' bellissima. Nel silenzio ho la possibilità di pensare e di crescere. Certamente per crescere è necessario confrontarsi. Ma mi sembra più utile la solitudine. In fondo a che serve crescere?
A volte però il silenzio delle mie notti diventa assordante. E gli occhi rimangono aperti a scrutare quella distesa irregolare che sotto la luce bluastra della luna sembra un deserto, un deserto di lenzuolo sotto un cielo stellatissimo, un deserto di infinite dune, dietro le quali non c'è niente, solo dune ancora.. E vorrei che una voce spezzasse quel silenzio assordante e mi dicesse "che c'è.. perchè non dormi?"