giovedì 29 gennaio 2009

Il valore delle promesse

Ecco cos'è quello sguardo. Perchè crolla il mondo quando una persona così si perde nel mare della sua tristezza, che l'avvolge, la soffoca irrimediabilmente. Impossibile immaginare quello che ha passato, il tunnel di buio profondo in cui è stata così male che non ha avuto neanche la forza di piangere.
Come si può dimenticare? Quando a un certo punto scopri che nessuna promessa ha valore, neanche quella fatta sull'altare. Che le persone e quello che fanno non hanno valore. Che persino il tuo migliore amico ti tradisce, ci prova con la tua donna e poi mente spietato, senza vergogna, fino alla fine, fino a farti pena, lui e tutto il genere umano così debole e meschino. Quando scopri che nessuno attorno a te può costruire niente per sè e nemmeno per gli altri (e quindi tantomeno "con" altri), perchè tutti sono in crisi perenne, alla ricerca di una loro identità, per sempre. Come la mia ex che pensava di essere (ma in realtà solo voleva essere) la brava ragazza, la brava figlia della sua mamma, la brava ragazza che si sposa con un bravo ragazzo e fa una bella famiglia. Ecco che in quel preciso momento, quando realizzi tutto questo, ti rendi conto che sei veramente solo. E per cosa ti alzi la mattina e vai a lavorare? Per il mutuo!?

domenica 18 gennaio 2009

Per fare famiglia (bis)

Bhe sì, molti si lamentano che devono ancora fare delle esperienze, che devono pensare prima alla carriera, che non hanno ancora una sistemazione adatta.. Eppure io con niente, già 10 anni fa credo, stavo nelle condizioni materiali e soprattutto non materiali (cioè la volontà), ideali per fare i miei passi verso una famiglia mia. Ma come giustamente dici te, una famiglia si fa in 2... Poi le relazioni di oggi lo sappiamo come sono, un giorno ti dicono "ti amo", e una mattina dopo si alzano e già è cambiato tutto. In questo casino in continua mutazione non si riesce a costruire niente, manco un'amicizia quasi quasi, figuriamoci una famiglia.. Ho preso delle batoste.. Allora mi dico che forse io ho un altro destino. Provo quindi a non dipendere affettivamente da nessuno, a riempire la mia vita di "distrazioni". Ma tanto lo so che alla fine prima o poi ci ricasco. Mi diranno "ti amo" e vorrò crederci ancora, che si può avere di più, che si può dare un senso migliore a questi giorni. Prima o poi mi lascerò andare, mi fiderò di nuovo, metterò il mio cuore nelle mani magari di un'altra pazza che quando si sarà stancata me lo spezzerà e se ne andrà via lontano. Ma io sono così, sono un sognatore..
Riguardo ai bambini con entrambi i riferimenti genitoriali, non lo so, in linea di massima la penso come te, cioè sarebbe meglio se ci fossero entrambi i genitori. Ma non sono assolutista. Innanzitutto perchè spesso i genitori ci sono ma non sanno fare i genitori. E poi anche perchè al mondo non ci sono solo persone che hanno avuto la fortuna di avere entrambi i genitori. Ci sono anche persone che non hanno avuto genitori e che sono comunque persone, che vivono la loro vita, le loro emozioni, e cercano di essere felici. E magari sanno essere felici meglio di noi proprio perchè hanno sofferto, sanno dare proprio perchè non hanno avuto.
Io probabilmente non sarei io in questo momento, se non avessi avuto i miei genitori. Sarei un altro piero, peggiore o migliore non lo so, diverso. Ma sicuramente sarei contento di esserci anch'io qui, anche se questo è un pianeta sballato. Sarei contento di vivere una vita, la mia vita. E assolutamente sarei stato contrariato se i miei genitori non mi avessero concepito tirando fuori una scusa del cavolo tipo non ci sono i soldi o devo fare prima carriera o devo vedere prima il mondo.. Perchè a confronto col miracolo di una vita, di una persona nuova, di una distesa nuova di possibilità, queste mi sembrano decisamente scuse del cavolo.. Pensa a te, alla tua vita qui, a tutto quello che sei e che gravita attorno alla tua esperienza di vita. Pensa se tutto questo non ci fosse. Il mondo andrebbe avanti lo stesso, ma senza di te..
E poi scusa, i nostri genitori, e soprattutto i nonni, tutti, sono riusciti a fare famiglia con niente. Ci hanno dato un chance a tutti.. Sì, certo, non sarà stato facile. Avranno dovuto rimboccarsi le maniche e fare dei bei sacrifici. Ma adesso sono circondati dall'affetto di una famiglia. Queste distrazioni da terzo millennio che cacchio sono a confronto?

mercoledì 14 gennaio 2009

Per fare famiglia

Fra un po' finisco di pagare questa casa e poi forse sottoscriverò un altro mutuo per una seconda più grande. E cosa devo aspettare per avere dei figli, che entro in pensione?
Io non so, mi guardo in giro, la quasi totalità delle persone che conosco è single, vive con i genitori o nelle immediate vicinanze. E questi a tutto pensano tranne che a impegnarsi con qualcuno. Se ne guardano bene, ne hanno paura giustamente. Tutti sono impegnatissimi a pianificare i loro corsi, le sessioni di palestra, i viaggi, la lista infinita di tutto ciò che devono fare prima di tutto.
E io penso invece che per crescere dei figli si ha proprio bisogno delle energie di quando sei ancora giovane. Quando arrivi a 40-50 anni non hai più tanta voglia di fare le notti e cambiare pannolini.. Bastano pochi problemi, di lavoro per esempio, o di salute, e non riesci più a gestire tutto insieme.
Io non dico che non ci sia la donna giusta per me, anzi sono sicuro che c'è da qualche parte e forse l'ho pure incontrata e non me ne sono neanche accorto, probabilmente proprio a causa del mio atteggiamento prevenuto. Però sai, dopo l'esperienza che ho fatto mi sono reso conto che le parole contano molto poco, che molto più importanti sono i fatti, che la fuori c'è gente che non è in grado di promettere niente, neanche a sè stessa, e che non devo preoccuparmi troppo di dimostrare quello che sono perchè la donna che ha capito la realtà in cui vive ed è consapevole di ciò che vuole, saprà riconoscermi immediatamente come uomo affidabile e ricco delle qualità indispensabili, a cui potersi affidare per la vita.
Nell'attesa, non avendo altro da fare, mi adeguo ai tempi e al mondo che mi circonda, quello dei peter pan moderni, degli eterni ragazzini che si crogiolano tra i loro giuochi e tutti i possibili intrattenimenti che la società comsumistica moderna ha potuto produrre in questi anni. Ti dirò, c'ho anche preso gusto..

Qualunche cosa fai, io ci sono

Se fare sacrifici, prendersi delle responsabilità e lavorare sodo (cioè le cose normali) sono lati negativi - in un paese come l'Italia dove nessuno vuole fare un cavolo - allora sì, l'imprenditoria ha effettivamente seri lati negativi. Decisamente non è per tutti. E chi si attiva in quella direzione si contraddistingue. Dimostra di non essere superficiale e pappamolla come gli altri. Di avere degli obiettivi e le idee chiare per raggiungere il traguardo.
Per quanto riguarda le mie lagne, lo so, sanno sempre un po' di pessimismo cosmico. In realtà la mia è solo un'occasione per fare il punto della situazione, un esame per me stesso. E il risultato di un esame, si sa, dipende dall'obiettivo. Se dico che il mio obiettivo era fare famiglia a 25 anni, allora ho fallito alla grande. Se invece dico che il mio obiettivo si limita all'indipendenza economica, attraverso un lavoro attinente alle mie capacità, attraverso una casa mia, uno spazio in cui rifugiarmi, godere di piccoli confort e piccoli piaceri, in cui invitare gli amici per passare delle serate in allegria, in cui posso dedicare del tempo alle attività che mi piacciono e attraverso cui posso esprimere la mia creatività.. Allora non ho fallito affatto, anzi, ho raggiunto un fantastico successo. E da questo punto di vista, posso dire di essere felice. Però.. c'è un però..
Dopo aver sperimentato un matrimonio breve qualche anno fa, mi sono reso conto che il mondo la fuori coltiva l'egoismo e il consumismo, non la famiglia. Per fare una famiglia e dei figli è necessaria una capacità di donare/donarsi agli altri che è praticamente estinta, che non esiste più. Tutti vogliono fare qualcosa per sè, non per gli altri, e gli altri servono per accompagnare bene il tutto, non sono l'obiettivo. Il partner non è qualcosa attorno al quale far gravitare la propria vita (come erroneamente volevo fare io). Neanche i figli sono più un obiettivo, ma neanche lontanamente. Il partner è una persona con cui viaggiare, uscire, andare a ballare, condividere un'esperienza personale ed egoistica di vita. L'amore quindi diventa l'accompagnarsi pacifico di due egoismi, un tollerarsi sempre in bilico, che si rompe al primo problema serio, naturalmente. L'amore dovrebbe stringere due persone l'una all'altra di fronte alle avversità della vita, e invece le separa. Perchè appunto questo di oggi non è amore. L'amore di oggi ha decisamente perso il suo senso originale.
Ecco perchè mi sono buttato sulle altre cose. Leggo un libro. Mi godo qualche buon film, sul mio divano. Quando posso faccio un viaggio, mi interesso di cultura russa, di cucina russa, imparo la lingua russa e spero di poter leggere Tolstoj in lingua originale un giorno. Quando capita dipingo. Da poco ho preso una chitarra elettrica. E ogni tanto provo a cantare. Mi metto alla prova in tutte quelle cose in cui non sono portato ma che ho invidiato ad altri. E mi diverto.. Il ballo? Il mio sogno poter ballare il tango.
Ma sai una cosa? Nulla di tutto questo potrà mai rendermi veramente felice come due occhietti e una vocina di bimbo che mi reclamano. O una donna che mi avvolge nel suo abbraccio, quando sono assorto nelle mie cose, che senza una parola riesce a dirmi "qualunque cosa fai, io ci sono".